Sono molti i praticanti di jiu jitsu che hanno superato i quaranta anni e che calcano assiduamente i tatami delle accademie di jiu jitsu, ed in molti casi anche quelli dei campionati della disciplina, basti vedere quanto siano popolose le categorie master in tutti i principali tornei, dando vita a lotte che nulla hanno da che invidiare come livello tecnico e combattività a quelle delle categorie più giovani.
Il jiu jitsu é infatti una disciplina che a differenza di molti altri stili di lotta, permette anche a chi non è più di primo pelo non solo di poterla apprendere, ma anche di poter iniziare a competere nelle apposite categorie di età, denominate “master” o di continuare la propria carriera agonistica ben oltre i limiti di età imposte in altre discipline di lotta.
Occorre quindi fare una serie di doverose precisazioni e dare una serie di consigli a questi praticanti non più giovanissimi, per evitare loro sgradevoli sorprese, specie per chi non ha mai praticato sport da combattimento o é fermo da anni.
1. Il fattore tempo è importante. Lottatori si diventa, non si nasce, e diventarlo o ritornare ad esserlo dopo anni di inattività richiede pazienza e tanto, tanto impegno. L'entusiasmo nuovo o ritrovato che sia, è un carburante fondamentale, ma non aspettatevi risultati facili dall'oggi al domani. Intraprendere seriamente il percorso del jiu jitsu non più giovanissimi implica più ostacoli e quindi esige più pazienza. Andate in palestra con l'idea di impegnarvi al massimo e di divertirvi, senza troppe aspettative di improvvisi cambiamenti radicali. Questa è la miglior ricetta per divertirsi di più, e di vederne in tempi ragionevoli.
2. Rispettate il vostro corpo, fatelo recuperare. Se siete già dei praticanti navigati siete ancora in grado di tener testa sul tatami a qualche giovanotto rampante, nessuno lo mette in dubbio, ma i vostri tempi di recupero sono più lunghi dei suoi, quindi ascoltate il vostro corpo e fatelo recuperare. Se il giorno dopo un duro allenamento siete ancora provati, limitatevi a fare delle lotte leggere, a fare dei drills, o riposatevi. Allenarsi duramente quando siete stanchi aumenta tantissimo il vostro rischio di infortunio, e l’infortunio è il vostro nemico numero 1.
3. Occhio all'alimentazione. Alimentatevi con cura, e ricordate che l’essere umano ha prima di tutto bisogno di cibo sano per funzionare correttamente. Eliminate zucchero raffinato, fritti, farina tipo 00 quindi pane e pizza, pasta semplice, riso semplice e latte. Farina 00, latte di mucca e zucchero sono veleno per il corpo. Limitare gli alcoolici, purtroppo fanno male, pure quelli sono tutto zucchero. Caffè, massimo 3 al giorno e da prendere amari. Dobbiamo privilegiare la frutta, ma senza esagerare perchè la maggior parte della frutta contiene grandi quantità di zuccheri, verdura ottima ma meglio se cruda, pesce e carni di qualità e magari del riso basmati, pasta solo integrale e di qualità. Se non volete rinunciare al pane e alla pizza, fate da soli, ovvero impiegate per l'impasto farina tipo 1 o tipo 2, semola integrale di grando duro e farina integrale di grando duro, senza aggiungere lievito, da sostituire con il bicarbonato e succo di limone. Bevete tanta, tanta acqua meglio se alkalina ionizzzata e succhi con estrattore a freddo, lasciando perdere bevande gassate anche se "light". Se siete agonisti avete un motivo in più per stare attenti : perdere peso per le competizioni diventa col tempo più complicato, specie se non avete molto grasso da perdere. Se siete già in buone condizioni atletiche, evitate di sottoporvi a bruschi cali di peso per le gare.
4. Integrazione. Gli integratori alimentari non possono sostituire un'alimentazione corretta, ma possono offrire un aiuto in più. Per facilitare il recupero post allenamento consiglio, zinco, magnesio e vitamina B6, unitamente a vitamina D. Per prevenire o attenuare dolori articolari consiglio Arnica Compositum Hell in gocce, da assumere con vitamina c, meglio se a lento rilascio. Un buon composto alcalinizzante ed antiossidante vi darà infine grandi benefici a 360 gradi. Raccomando, di bere molta acqua alkalina ionizzata, previene le infiammazioni e ci depura dall'acido lattico e dall'acidità del corpo in genere. Un corpo con PH Alkalino è efficiente, acido è malato, dopo i 40 anni è raccomandabile prendere la melatonina.
5. Privilegiate il jiu jitsu, non la preparazione atletica. Non dovete competere contro il ventenne campione del mondo in carica, e non avete probabilmente il tempo per affrontare due sessioni di allenamento al giorno, quindi in tal caso privilegiate sempre la pratica del jiu jitsu. Date la priorità alla tecnica e al fiato specifico che costruirete lottando. Ricordate sempre di fare un buon riscaldamento e di concludere l’allenamento con un bel po' di allungamento. Il sovrallenamento e gli infortuni sono il vosto nemico, ricordatevelo.
6. Keep It simple, adottate uno stile di lotta semplice. Tutti amiamo vedere dei giovani rampolli di sessanta chili contorcersi in complesse varianti di berimbolo, ma non sempre il nostro corpo ha il peso, la mobilità e la flessibilità per eseguire certi movimenti. Attenetevi al jiu jitsu più semplice, meno demandante da un punto di vista fisico, e che non vi esponga al rischio di ricovero ospedaliero ogni volta che azzardate una presa della schiena.
7. Gareggiate perché vi piace, non perché vi sentite in dovere di farlo. Avete probabilmente già abbastanza stress nella vostra vita tra lavoro, figli, mutuo, mogli, ed il jiu jitsu deve essere per voi prima di tutto un valore aggiunto che vi aiuti a liberarvene, non ad aggiungerne altro. Se avete un'indole agonista e competere vi diverte fatelo pure, ma se competere comporta ansia o se non vi piace quel tipo di adrenalina non sentitevi in dovere di farlo , potete essere degli ottimi e duri praticanti di jiu jitsu senza essere degli agonisti.
8. Il vostro fisioterapista, osteopata, é il vostro migliore amico, anche se non lo sapete. Se sentite che qualcosa non va, se avete dolore alla schiena o alle articolazioni, fermatevi e fatevi dare un'occhiata da un bravo professionista. Fasciarvi con garze della nonna o con supporti fantozziani, continuando ad allenarvi e lottare con lo sguardo di Leonida non farà altro che peggiorare la situazione, e vi dovrete fermare non per un giorno o due ma per molto più tempo. Inoltre non è una cattiva idea quella di sottoporsi ad un massaggio come si deve una volta ogni 15 gg, in modo tale da sciogliere le contratture e permetterci di recuperare al meglio. Shiatsu, Thai, massaggio decontratturante sportivo classico, poco importa, a patto che sia fatto bene.
9. Coinvolgete la vostra famiglia, e la vostra comunità. Coinvolgere i vostri famigliari nell'apprendimento del jiu jitsu può essere un ottimo modo per passare del tempo di qualità con loro, evitando di trascurare moglie e figli. Avere un hobby in comune così appassionante come il jiu jitsu può veramente evitarvi un sacco di mal di testa, aiutarvi nel vostro compito di padre, e migliorare di molto l'atmosfera in casa. Allenarsi con il proprio padre è un sogno che pochi possono realizzare, fatelo avverare per i vostri figli, non ve ne pentirete. Da questo è nato il programma Bjj Family.
10. Non dimenticatevi mai di divertirvi. Un'accademia di jiu jitsu può essere a volte un posto dall'atmosfera piuttosto intensa e raramente un allenamento è una passeggiata di salute. Non dimenticatevi di quanto vi piace la disciplina che praticate, di quanti benefici vi regala, e non abbattetevi se un allenamento va male. Ricordate che la maggior parte dei vostri coetanei ha la pancia ed é seduta davanti alla tv a vedere la partita,voi vincete ogni volta che salite sul tatami.
SEMPRE PRONTI A SCENDERE IN BATTAGLIA, MAI IN COMPAGNIA DI ALCUNO CHE TEME DI ESSERCI ALLEATO NELLA MORTE, CHI VERSERA’ IL SUO SANGUE CON NOI SARA’ PER SEMPRE NOSTRO FRATELLO. PRIMI A SANGUINARE E ULTIMI A MORIRE.